Contributo alle spese sostenute dagli studenti in Alternanza

 

Per l’a.s. 2016/17, l’IPSIA distribuirà a ciascuno degli studenti impegnati in Alternanza scuola lavoro un contributo in buoni pasto del valore medio di 20-25 euro a persona.

 

Tale attribuzione, differenziata a seconda della lontananza della sede di lavoro (sarà maggiore per sedi lontane, e minore per sedi vicine -da 10 a 35 euro), rappresenta un contributo alle spese sostenute dagli studenti, e sarà effettuata solo ad esperienza positivamente conclusa.

 

Tuttavia, gli studenti che prima del termine dello stage non abbiano effettuato il versamento di alcuna somma a titolo di contributo scolastico, non riceveranno di regola tale beneficio .

Esso si considera infatti compensato con le spese vive sostenute dall’Istituto, direttamente relative alla presenza di ciascuno studente (libretto, fotocopie, assicurazione, quota utilizzo materiali consumo), e quantificate in 30 euro. Eventuali benefici saranno in tal caso corrisposti solo se eccedenti tale limite.

Le somme in tal modo economizzate incrementeranno le disponibilità per gli studenti contribuenti.

 

Certi del favore che tale impegno dell’Istituto incontrerà, si coglie però l’occasione di ribadire che:

 

  1. effettuare l’Alternanza non è un “optional”, ma un preciso obbligo dello studente (così come quello della frequenza), nei limiti orari specificati dalla circ. 28; senza di esso è dubbio –a partire dal prossimo anno- che sia consentita l’ammissione all’Esame di Stato;
  2. effettuare l’Alternanza, quindi, non è una “perdita di ore di scuola”, perché l’ALTERNANZA E’ SCUOLA, e come tale va valutata dai docenti (ridimensionando eventualmente altre parti non essenziali del programma curricolare); oltretutto è un’esperienza che “fa curriculum” presso Commissioni d’Esame e anche nel mondo del lavoro: è quindi nell’interesse stesso dello studente effettuarla;
  3. si richiede allo studente una pronta disponibilità all’inserimento presso l’azienda/nel periodo individuati dal Tutor, che non sono oggetto di contrattazione o tantomeno di “gradimento” da parte dello studente (a meno che un rifiuto non sia causato da motivazioni gravi e comprovate).

 

L’Istituto non garantisce nel corso dell’anno un’opportunità alternativa allo studente che rifiuti senza validi motivi la proposta d’inserimento (o ne sia escluso violando i suoi doveri): in tal caso, egli si assume quindi la responsabilità in ordine alle

conseguenze scolastiche delle sue scelte.

 

Il Dirigente Scolastico

Prof. Nicola Ferrara

 

 

Anno Scolastico: 
2016/17
Riferimento ufficiale: 
circ. 64
amministrazione trasparente: