Il credito formativo viene riconosciuto, dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale, a fronte di ogni qualificata esperienza –debitamente documentata ad opera dell’Ente/soggetto presso cui è stata acquisita- dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso frequentato.

Si rammenta che il credito formativo contribuisce per un massimo di un punto al credito scolastico conseguito annualmente (e che a sua volta contribuisce, fino ad un massimo di 25 punti nel triennio, al punteggio finale dell'Esame di Stato).

Si rammenta altresì che il credito scolastico annuale, comprensivo dell'eventuale credito formativo, non può comunque superare il limite superiore corrispondente alla media dei voti conseguita dallo studente; con la conseguenza che se tale limite è comunque raggiunto, l'eventuale credito formativo non può contribuire ulteriormente.

Entro i limiti visti sopra, l'esito particolarmente positivo di un'esperienza di Alternanza, o la partecipazione costruttiva ad attività promosse dall’Istituto può essere considerato ai fini della determinazione del credito scolastico.