Published on IPSIA Majorana (https://old.ipsiacernusco.edu.it)

Home > Rete territoriale cittadina per il contrasto alla violenza contro le donne

Rete territoriale cittadina per il contrasto alla violenza contro le donne

RETE TERRITORIALE CITTADINA
PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
 
PROTOCOLLO DI INTESA
 
TRA
 
  1. Il comune di Cernusco su Naviglio (Settore Servizi Sociali; Settore Cultura, Politiche Giovanili E Sport; Assessorato Alle Pari Opportunità; Polizia Locale)
  2. Associazione BLIMUNDE - Sguardi di donne su salute e medicina
  3. Itsos
  4. Ipsia
  5. ASL Milano 2
  6. Pronto soccorso AO 
  7. Sindacati
  8. Padri Somaschi
  9. Ceaf
  10. Cav (Centro aiuto alla vita)
  11. Gruppo Udi donne di oggi
  12. Caritas (farsi prossimo)
  13. Carabinieri (v. postilla)
 
Considerato che:
 
  • La violenza contro le donne è un fenomeno complesso, trasversale ad ogni ambito della vita sociale che ha radici culturali profonde che risiedono nell'antica costruzione delle disuguaglianze di genere.
  • Il fenomeno è ancora sottostimato e la raccolta dati è carente: gli unici dati ufficiali sono quelli desumibili dalle denunce presentate e dal numero delle donne che si rivolgono al Pronto Soccorso ospedaliero dichiarando la violenza subita.
  • La violenza contro le donne è ormai riconosciuta come un problema sociale che coinvolge la cittadinanza, le istituzioni pubbliche e private, il mercato del lavoro, la sanità, e altre dimensioni e agenzie della vita pubblica e sociale;
  • La violenza contro le donne è presente in tutti i paesi, ed è trasversale a tutte le culture indipendentemente da fattori sociali, economici e culturali;
  • La violenza di genere, si coniuga in: violenza fisica (maltrattamenti), sessuale (molestie, stupri, sfruttamento), economica (negazione dell’accesso alle risorse economiche della famiglia, anche se prodotte dalla donna), psicologica (violazione del sé);
  • La violenza contro le donne deve essere nominata e riconosciuta perché possa essere svelata e affrontata, anche attraverso la costruzione di reti di relazioni in grado di sostenere concretamente le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza;
  • La violenza contro le donne non riguarda solo chi la subisce ma anche chi assiste (per es. i figli) o la subisce indirettamente;
  • Le donne vittime di violenza spesso presentano problemi complessi che rimandano alla messa in campo di differenti e molteplici competenze, metodologie e professionalità;
  • il lavoro sinergico e la collaborazione tra Centri Antiviolenza, Associazioni ed Enti che si occupano delle donne vittime di violenza, Servizi territoriali, Forze dell’Ordine e Magistratura, istituzioni scolastiche sono sono centrali nella progettualità e operatività volte sia alla prevenzione, cura, sostegno e protezione delle donne, sia alla costruzione di un cambiamento culturale e sociale profondo, attraverso attività di sensibilizzazione, educazione, formazione;
  • a fronte di un progressivo emergere del fenomeno della violenza contro le donne sul territorio nazionale (in particolare della violenza domestica) l’Amministrazione Comunale ha intrapreso una serie di azioni finalizzate al contrasto di tale fenomeno. Azioni sul piano divulgativo (dibattiti, campagne pubbliche), educativo-culturali (Interventi nelle scuole); di sensibilizzazione, autodifesa e autostima (Progetto “Prenditi per mano”, Bando regionale “Piccoli progetti per grandi idee” - 2010); di formazione e consolidamento della rete territoriale (progetto “Sciogliere il nodo della violenza di genere. percorsi di formazione e azioni condivise per rafforzare la rete territoriale (bando regionale “Progettare la parità in Lombardia” - 2013).
 
Visto:
 
  • La Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, New York, 18.12.1979, CEDAW, ratificata e resa esecutiva dall'Italia con Legge n. 132 del 14.3.1985;
  • La Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne, approvata in sede ONU il 20.12.1993;
  • La Convenzione del Consiglio d'Europa del 16.5.2005 per combattere la violenza contro le donne e per la lotta contro la tratta degli esseri umani;
  • La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, Istanbul, 11 maggio 2011;
  • L’art.572 del C.P. “Il reato di maltrattamento familiare o verso i fanciulli”;
  • La legge n. 66 del 15 febbraio 1996 “Norme contro la violenza sessuale”;
  • La legge n.154 del 4 aprile 2001 “Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”;
  • La legge n.38 del 23 aprile 2009 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori";
  • La Legge 15 ottobre 2013, n. 119 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonchè in tema di protezione civile e di commissariamento delle province;
  • La Legge Regionale n. 11 del 2012 “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”
 
Considerato che il Comune di Cernusco sul Naviglio:
 
  • riconosce alla Rete e ai soggetti che la compongono, una competenza specializzata nel rispondere in maniera integrata e diversificata alle necessità delle donne che vivono situazione complesse, di violenza e/o maltrattamento, con difficoltà di emergere da relazioni familiari e sentimentali connotate alla violenza e al maltrattamento, con conseguenti problematicità in altri ambiti della loro vita sociale e personale (lavoro, salute fisica e psichica, educazione/istruzione, relazioni affettive e amicali, ecc.);
  • riconosce la Rete, quale interlocutrice privilegiata per l'intervento, lo studio, la ricerca e il monitoraggio del fenomeno che genera e alimenta i comportamenti violenti contro le donne;
  • individua nella Rete, le risposte operative volte al sostegno delle donne nel loro percorso di fuoriuscita dal contesto e dalla condizione di violenza;
  • ha approvato una mozione avente ad oggetto: “Campagna contro la discriminazione delle donne nella pubblicità e nel marketing”, con la quale si intende vigilare affinché immagini offensive della dignità delle donne non trovino accoglienza nei materiali di comunicazione del Comune;
  • considera fondamentale ampliare la presente rete coinvolgendo via via altri comuni del distretto 4, al fine di ottimizzare le risorse territoriali e rendere sempre più tempestive ed efficaci le azioni di contrasto alla violenza contro le donne e alla violenza di genere;
  • Riconosce come fondamentale l'attività culturale, educativa e formativa volta all'abbattimento degli stereotipi di genere, alla decostruzione della cultura discriminante che alimenta disparità e violenza; promuove tutte le attività formative e educative da implementare nei contesti scolastici di ogni ordine e grado, volte alla costruzione di modelli, attitudini e comportamenti culturali basati sulla parità tra i generi (e tra le numerose "diversità" che riguardano l'umanità e i gruppi sociali), basati sul rispetto, sul riconoscimento reciproco e comportamenti capaci di risolvere i conflitti senza l'uso della violenza.
  •  
 
I soggetti firmatari del presente protocollo
SI IMPEGNANO A
 
Realizzare ogni attività utile e necessaria per promuovere azioni di contrasto alla violenza contro le donne e alla violenza di genere;
 
In particolare:
 
  1. collaborare tra loro in una prospettiva di scambio e reciprocità, al fine di realizzare in concreto una rete formale tra i servizi e i soggetti coinvolti, che abbia come obiettivo sia il sostegno di percorsi individualizzati per le donne vittime, sia la costruzione di una cultura basata sul reciproco rispetto e riconoscimento e l'implementazione di azioni volte alla prevenzione del fenomeno e al mutamento sociale e culturale.
  2. promuovere al proprio interno la sensibilizzazione di tutto il personale al tema della violenza contro le donne.
  3. Ciascun soggetto, pubblico e privato, si impegna a fornire i nominativi dei referenti della rete, al fine di collaborare in modo efficace ed efficiente, favorendo l'accoglienza personale e globale delle vittime e di tutte/i coloro che si rivolgono ai servizi.
A tal fine e per assicurare il buon funzionamento della rete, ciascuna organizzazione si impegna ad operare, come specificato nei punti seguenti:
 
1. Il Comune di Cernusco sul Naviglio si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
a) attraverso i Servizi Sociali, nella funzione di segretariato sociale:
- accoglienza e ascolto delle donne che segnalano di essere vittime di violenza, fornendo orientamento e consulenza per le procedure necessarie a rendere nota la propria condizione agli enti competenti (Autorità Giudiziaria e Autorità di Pubblica Sicurezza);
- accoglienza, orientamento e consulenza ai cittadini che riferiscono e riportano notizie di reati di maltrattamento e violenza nei confronti di donne da loro conosciute.
· nella funzione di Servizio Sociale professionale:
- su incarico diretto dell’Autorità Giudiziaria (Tribunale per i Minorenni e Tribunale Ordinario e/o le rispettive Procure) si avviano valutazioni psicosociali, presa in carico e attivazione di progetti di sostegno a favore di donne, con o senza minori, per le quali sono stati predisposti dall'Autorità Giudiziaria stessa un programma di protezione (con o senza segretazione).
b) Attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità:
- realizzazione di azioni ed intese con Associazioni del territorio che lavorano sul tema della violenza sulle donne;
- attivazione di percorsi di sensibilizzazione ed iniziative pubbliche di vario genere;
- interventi e progetti specifici sui temi di genere in collaborazione con le scuole cittadine di ogni ordine e grado;
- referenti istituzionali per la tematica delle politiche di genere.
c) attraverso il Settore Polizia Locale:
- presenza sul territorio e reperibilità per le segnalazioni dalle ore 7,30 alle 24,00 mediante chiamata alla Centrale Operativa (tel. 02/9290501)
  • attività di prevenzione sul territorio.
d) attraverso lo Sportello donna, attivo dal 2009, aperto due pomeriggi a settimana (martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00) presso gli uffici dei Servizi sociali del comune in P.zza Unità d'Italia, 1, fornisce consulenza sociale, psicologica e legale a tutte le donne che lo richiedono sia che si tratti di violenza subita, di problemi relazionali e/o esistenziali, di problemi di coppia e/o familiari, di problemi economici e/o di orientamento al lavoro. Funzione dello Sportello e anche quella di inviare le donne ad altre strutture e servizi meglio orientati ad accogliere e risolvere il problema posto.
 
2. L'associazione BLIMUNDE che dal 2009 gestisce lo Sportello Donna del comune di Cernusco S/N, si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
- ascolto e prima accoglienza delle donne, consulenza sociale, psicologica e legale tramite lo Sportello Donna, attivo due pomeriggi alla settimana (martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00);
- colloqui di orientamento su appuntamento con operatrici, per realizzare il percorso di uscita dalla situazione di violenza;
- realizzazione di attività educative, formative e culturali presso gli istituti scolastici del territorio coinvolgendo non solo gli alunni ma anche i docenti, il personale scolastico, i genitori. Obiettivi di tali attività specificamente sono: fornire strumenti di lettura e interpretazione delle disparità di genere e tra i generi; decostruire comportamenti e modelli culturali che producono e riproducono disparità e violenze; scoprire e costruire attitudini, comportamenti, modelli culturali e sociali volti alla parità, al rispetto e al reciproco riconoscimento delle differenze di genere, di cultura, di abitudini; costruire e diffondere detti modelli e attitudini, in maniera sinergica e collaborativa, tra genitori, docenti, personale scolastico e studenti, per una maggiore efficacia delle azioni e favorire il loro effetto "moltiplicatore";
- attività di sensibilizzazione alla cittadinanza attraverso campagne divulgative, seminari e incontri mirati a prevenire la violenza contro le donne e a decostruire i meccanismi che l'alimentano;
- realizzazione di attività formative rivolte agli operatori e alle operatrici dei servizi pubblici, educativi, del terzo settore, alle dirigenze del personale, alle lavoratrici e lavoratori delle aziende private (in collaborazione con i sindacati e con i rappresentati di categoria).
 
  1. Itsos. Si impegna a:
  2. promuovere e diffondere la conoscenza sulla violenza contro le donne e violenza in generale in quanto modelli culturali e sociali di comportamento che producono e riproducono sistemi di violenza;
  3. diffondere la cultura del rispetto e del riconoscimento di genere e tra i generi, attraverso azioni curricolari e extracurricolari con gli alunni, in collaborazione con esperti del tema;
  4. apprendere modello culturali di parità e rispetto tra i generi, tra culture, provenienze e religioni diverse e contribuire, nell'ambito dell'impegno scolastico quotidiano a promuovere e diffondere tali modelli e comportamenti;
  5. promuovere e coinvolgere gli alunni in progetti educativi rivolti all'abbattimento degli stereotipi che costruiscono discriminazioni di genere e di culture.
 
Resta inteso che qualsiasi intervento sul tema sara’ preventivamente concordato e pianificato.
 
  1. Ipsia. Si impegna a:
  2. promuovere e diffondere la conoscenza sulla violenza contro le donne e violenza in generale in quanto modelli culturali e sociali di comportamento che producono e riproducono sistemi di violenza;
  3. diffondere la cultura del rispetto e del riconoscimento di genere e tra i generi, attraverso azioni curricolari e extracurricolari con gli alunni, in collaborazione con esperti del tema;
  4. favorire l’apprendimento di modelli culturali di parità e rispetto tra i generi, tra culture, provenienze e religioni diverse e contribuire, nell'ambito dell'impegno scolastico quotidiano a promuovere e diffondere tali modelli e comportamenti;
  5. promuovere e coinvolgere gli alunni in progetti educativi rivolti all'abbattimento degli stereotipi che costruiscono discriminazioni di genere e di culture.
 
5. ASL Milano 2, attraverso la rete dei Consultori Familiari offre interventi di ascolto e di orientamento ai Servizi alla famiglia, di consulenza e di assitenza psicologica e sociale alla donna, al partner, all’adolescente, alla coppia e alla famiglia nell’ambito delle problematiche relazionali ed in particolare nelle seguenti aree:
  • Conflittualità nella relazione di coppia e familiari, separazione e divorzio
  • Violenza sessuale, abuso e maltrattamento
 
6. Sindacati (CGIL)
  • assistenza legale alle donne nei casi di discriminazioni sul lavoro, in particolare per ciò che riguarda la parità di genere;
  • assistenza legale alle donne nei casi di violenza, stalking e mobbing occupazionale;
Lo sportello è aperto:
mercoledì, presso la Camera del Lavoro di Milano, C.so di Porta Vittoria n. 43, dalle 9.30 alle 13.00;
venerdì, presso la Camera del Lavoro di Gorgonzola, Via Italia n. 55, dalle ore 15.00 alle ore 17.00
  • fornire, attraverso il suo Centro Donna, consulenza e assistenza legale nei casi di discriminazione sul lavoro, violenza sui luoghi di lavoro, stalking, stalking occupazionale, violenza domestica, maltrattamenti
  • fornire nelle proprie sedi territoriali le informazioni in merito ai servizi offerti dalla Rete e ai servizi attivi offerti dalla propria organizzazione sindacale.
  • sensibilizzare la propria struttura sindacale, anche attraverso un percorso formativo, a saper cogliere le richieste di intervento da parte delle donne vittime di violenza.
 
 
7. Pronto soccorso AO. si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
  • accoglienza e cura, 24 ore su 24, della donna che ha subito violenza fisica e/o psicologica; - consegna della certificazione medica;
  • colloquio riservato con un infermiere/ostetrica, che illustra la rete territoriale e fornisce i nominativi di riferimento;
  • in caso di violenza sessuale, invio della donna al SVS Soccorso Violenza Sessuale c/o la Clinica Mangiagalli per la presa in carico e la raccolta di prove con valore legale.
 
8. Fondazione Somaschi Onlus. Si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
- accoglienza attenta delle donne in difficoltà, attraverso un ascolto empatico e professionale, da parte di personale con titolo ed esperienza;
- orientamento verso procedure e servizi adeguati a rispondere alla richiesta di aiuto;
- consulenza legale;
- supporto psicologico e sociale (in rete con le realtà e le risorse del territorio) al processo di cambiamento necessario alla donna per superare la situazione di disagio (limitatamente agli spazi di accesso disponibili);
- accoglienza in situazione protetta (limitatamente agli spazi di accesso disponibili) e accompagnamento nel percorso di uscita dal contesto e dalle dinamiche violente;
- “cura “ delle dinamiche disfunzionali che caratterizzano spesso il gioco relazionale nelle coppie con ‘manifestazioni di violenza e maltrattamento’ (limitatamente agli spazi di accesso disponibili);
- sensibilizzazione e prevenzione al tema della violenza di genere e tra pari nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
- La Fondazione Somaschi non ha uno sportello ma dispone di un servizio di orientamento e inserimento nelle strutture di protezione. Questo servizio prevede un numero di telefonia mobile (3491723634) attivo hh24 e la disponibilità ad incontrare in tempo reale le donne segnalate.
- rapporti con enti locali ed autorità giudiziaria.
 
9. Ceaf si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
- accoglienza attenta delle donne in difficoltà, attraverso un ascolto empatico e professionale, da parte di personale con titolo ed esperienza;
- orientamento verso procedure e servizi adeguati a rispondere alla richiesta di aiuto;
- consulenza legale;
- supporto psicologico e sociale (in rete con le realtà e le risorse del territorio) al processo di cambiamento necessario alla donna per superare la situazione di disagio (limitatamente
agli spazi di accesso disponibili);
- “cura “ delle dinamiche disfunzionali che caratterizzano spesso il gioco relazionale nelle coppie con ‘manifestazioni di violenza e maltrattamento’ (limitatamente agli spazi di accesso disponibili);
- rapporti con enti locali ed autorità giudiziaria.
 
10. Cav (Centro aiuto alla vita). si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
- accoglienza attenta delle donne in difficoltà, attraverso un ascolto empatico e professionale, da parte di personale con titolo ed esperienza;
- orientamento verso procedure e servizi adeguati a rispondere alla richiesta di aiuto;
- consulenza legale in rete con le realtà e le risorse del territorio;
- supporto psicologico e sociale (in rete con le realtà e le risorse del territorio) al processo di cambiamento necessario alla donna per superare la situazione di disagio (limitatamente
agli spazi di accesso disponibili);
- “cura “ delle dinamiche disfunzionali che caratterizzano spesso il gioco relazionale nelle coppie con ‘manifestazioni di violenza e maltrattamento’ (limitatamente agli spazi di accesso disponibili);
- rapporti con enti locali ed autorità giudiziaria.
 
11. Gruppo Udi donne di oggi.
  • Attività di informazione e sensibilizzazione delle donne e della cittadinanza ai temi della violenza contro le donne;
  • invio a Sportello Donna e altri servizi, pubblici e privati, preposti all'accoglienza e sostegno delle donne maltrattate e vittime di violenza.
  • Promozione di iniziative educative nelle scuole, volte al rispetto tra i generi;
  • Attività di informazione e formazione dei cittadini contro gli stereotipi di genere, nelle immagini e nei comportamenti, che portano alla violenza, e per un rapporto paritario uomo-donna.
 
12. Farsi Prossimo si impegna ad effettuare i seguenti interventi:
  • rilevazione di dati e bisogni e trasmissione di informazioni ed orientamenti;
  • Carabinieri. Il Comando dei Carabinieri di Cernusco è stato informato e invitato ad aderire anche formalmente al presente protocollo. Lo stesso Comando comunica che a livello d’intesa operativa partecipa alle azioni previste dal protocollo, pur non aderendo formalmente.
 
 
 
Comune Cernusco S/N Segretarie Confederali Associazione BLIMUNDE
Il sindaco
Eugenio COMINCINI Tiziana SCALCO Rosalia Lombardi
 
Ivana BRUNATO
 
Marzia OGGIANO
 
 
 
 
 
Centro Aiuto alla Vita Gruppo UDI “Donnedioggi” Fondazione Somaschi Onlus
Isolina Cavenago Ernestina Galimberti Padre Luigi Ghezzi
 
 
Direttore Sanitario ASL mi2 Farsi Prossimo Dirigente scolastico Itsos
Dott. Salvatore Tagliata Roberto Mondonico Umberto Pesce
 
Dirigente scolastico Ipsia
Nicola Emilio Ferrara
 
Si rende noto che la redazione del presento Protocollo è frutto della consultazione di diversi accordi già sottoscritti in Milano e provincia. In particolare, si fa riferimento ai Protocolli d’Intesa sulla Violenza contro le Donne del Comune di Milano e del Comune di Sesto San Giovanni.

Source URL:https://old.ipsiacernusco.edu.it/node/154?page=4